Buone notizie per la Regione Emilia Romagna: l’Ue ha finalmente ufficializzato il finanziamento che servirà per la ricostruzione post-terremoto. Negli ultimi giorni, si era sparsa la voce di un possibile veto a questa spesa, un veto arrivato da ben cinque paesi Germania, Olanda, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna. La questione era piuttosto seria: il veto era stato definito inaccettabile dal premier italiano, Mario Monti, che aveva subito contattato i colleghi. Infatti questa posizione assunta dai cinque paesi, era “gravemente lesivo dei principi di solidarietà alla base della stessa Unione Europea” spiegava il premier. I fondi per la ricostruzioni ammontano a 670 milioni di euro: andranno divisi fra Lombardia, Veneto ed Emilia, con quest’ultima regione, la più colpita, che riceverà il 92% dell’intera cifra. Nelli Feroci, un assessore della Regione Emilia Romagna, ha spiegato meglio la situazione: nessun veto, ma alcune perplessità sulle modalità di stanziamento dei fondi. “Nessuna delegazione si è espressa contro i Fondi dovuti all’Italia, ma cinque o sei paesi ritengono che la decisione sulle modalità del finanziamento deve essere contestuale a quella sulla rettifica del bilancio 2012 da 9 miliardi”. La situazione si è sbloccata nel fine settimana: il presidente Barroso ha infatti rassicurato Monti. I fondi saranno sbloccati al più presto. “Dobbiamo aiutare questa Regione altamente produttiva a rimettersi in piedi. L’ammontare dell’aiuto riflette l’entità dei danni provocati dal terremoto a migliaia di famiglie, alle loro case, ai loro mezzi di sostentamento e all’economia della Regione in generale. La priorità è ridare un alloggio e sostenere le decine di migliaia di persone che hanno perso la casa in seguito a questo disastro epocale”, spiega il commissario europeo alla Politica regionale Johannes Hahn.