Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha incontrato ieri le parti sociali sulla riforma del fisco: quello di ieri era il primo incontro, a cui ha partecipato anche il premier Silvio Berlusconi. Secondo Tremonti “non si possono più fare esercizi basati su ipotesi che attendono una verifica, perchè primava fatta la verifica. Non possiamo mettere il carro avanti ai buoi, screditerebbe il nostro paese in Europa” ha spiegato il ministro dell’Economia italiana, che ha poi focalizzato l’attenzione sul vero e proprio problema del fisco italiano, l’evasione. Infatti non è un mistero che in Italia ci sia un tasso altissimo di evasione fiscale – ha chiarito Tremonti – e che dunque vada contrastato. “Ma prima dobbiamo abbattere questa evasione fiscale, solo dopo fare i conti e usare quei soldi” spiega il ministro. Lo stesso Tremonti ha chiarito che la riforma avverrà in tre fasi:
– la prima fase vede la raccolta dei dati e l’analisi dei dati stessi,
– la seconda fase dovrà terminare con la presentazione di una legge delega in Parlamento,
– la terza fase vedrà il varo dei decreti allegati “in maniera organica e progressiva” come ha chiarito lo stesso ministro.
Alla conferenza stampa conclusiva ha poi preso parte anche il premier Silvio Berlusconi, che ha difeso il lavoro nell’ambito fiscale del Governo, lavoro che verrà presto aiutato da questa nuova grande riforma fiscale. “C’è molto lavoro da fare ma siamo certi che sarà possibile realizzare questa riforma che è necessaria perchè é il nostro attuale sitema fiscale riflette il tipo di società e di economia di allora, mentre oggi il mondo è radicalmente cambiato”. Concludendo il premier ha anche annunciato che ci vorrà del tempo per abbattere le aliquote su lavoro, famiglia e ricerca, e che inoltre verrà realizzato un nuovo ed unico codice fiscale che servirà a sintetizzare la nuova fiscalità.
Pietro Gugliotta